Passare dalla paura alla prudenza
Intervista di Alessandro Trocino a Sandra Zampa su Il Corriere della Sera del 1 marzo 2020
«Io credo che si debba passare dalla paura alla prudenza». Sandra Zampa, sottosegretaria dem al ministero della Salute, fa il punto sulla situazione coronavirus e sugli effetti, non solo sanitari.
Si è passati in poche ore da un eccesso di allarmismo a una certa sottovalutazione.
«Si comprende come, nelle prime ore, la paura abbia preso il sopravvento. Sono convinta che sconfiggeremo presto il coronavirus, ma poi andrà fatta una riflessione, per correggere gli errori».
Per esempio?
«Ci sono stati atteggiamenti scomposti. Se stiamo dicendo, e lo dice il ministero, che la mascherina non la deve portare chi non ha nulla e invece la porti, dai il cattivo esempio. Soprattutto se sei un presidente di Regione».
Attilio Fontana, per intenderci. Le Regioni si sono contraddette spesso tra loro. E anche con il governo.
«E questo ha spaventato, provocando confusione. Bisogna lavorare di concerto con le Regioni, che però sono pregate di attenersi all’organizzazione e alle direttive».
Che però sono cambiate, vedi i tamponi.
«È vero, all’inizio sono stati fatti tamponi a tutti, non applicando le norme previste da Oms e Consiglio di sanità: il tampone va fatto a chi ha i sintomi della malattia ma solo se c’è stata anche una frequentazione con persone malate o provenienti dai focolai».
Non fare i tamponi agli asintomatici non favorisce il contagio?
«No, l’esperienza dimostra che fare i tamponi a tappeto non serve».
In Francia sconsigliano persino le strette di mano.
«In situazioni di contagio meno contatti fisici ci sono, meglio è. Ma dove non ci sono focolai e situazioni a rischio, bisogna assolutamente tornare alla vita normale e sconfiggere la paura».
Le rianimazioni degli ospedali, da Cremona a Lodi, sono in affanno.
«Il sistema sanitario sarà all’altezza della situazione».